Costi e capsule a confronto

Il mondo delle cialde e delle capsule ha reso certamente molto più agevole il farsi un caffè dopo pranzo, dopo cena, o quando si vuole. Non c’è fatica, se mai ce ne fosse stata prima, non c’è alcun bisogno di attenzione, non c’è da pulire niente. Non si rischia nemmeno di far finire per terra qualche granello di polvere di caffè. Nemmeno la mano conta: il caffè esce a tutti allo stesso modo, indipendentemente dalla passione. Le cialde hanno standardizzato il caffè.

Per cui la scelta che ancora un consumatore di caffè in cialde o in capsule può orientare è all’interno dei prodotti stessi, valutandone qualità e prezzo.

Cominciamo dal più famoso, Nespresso. Ha un sapore medio, in tutte le sue differenti miscele, che ha appassionato molti consumatori, rendendoli “dipendenti”. Tuttavia ha anche un prezzo relativamente alto per un caffè di casa: dai 35 ai 37 centesimi l’una.

Caffè Vergnano ha puntato tutto sulla possibilità per il proprio prodotto in capsula, di essere utilizzato anche nelle macchine Nespresso, oltre che inq uella di propria produzione “Trè”. Ma con un prezzo decisamente strano: 32 centesimi. Perchè un abituale cliente di Nespresso dovrebbe comprare una capsula compatibile con così poca differenza?

Lavazza ha di fatto adottato un proprio metodo e delle proprie capsule, proprio per distaccare il proprio marchio da Nespresso, chiamandolo, non a caso “A modo mio“. Il risultato è davvero buono, lo recensiscono positivamente in tantissimi, specie per “Divinamente”, uno dei prodotti di punta della linea. Il costo è identico a quello medio di Nespresso: 37 centesimi a capsula, almeno sul sito stesso di A modo mio. Per una qualità, tra l’altro, decisamente più italiana.

Kimbo porta avanti l’idea dell’espresso napoletano e della sua insita qualità, motivo per il quale non sfoggia troppe miscele e gusti e tantomeno un design ricercato (se non nella macchina che è Kompatta, creata da Gaggia), ed incontra molto favorevolmente il parere dei consumatori. Il prezzo è decisamente più basso della concorrenza, per un rapporto qualità prezzo davvero conveniente: 27 centesimi circa a capsula.

Sulla stessa scia, alla ricerca della qualità in un prezzo favorevole, è Segafredo, che propone le sue varianti classiche (Intermezzo primo fra tutti), ad un rpezzo che varia intorno ai 27 centesimi.

Ben più alto è Illy, le cui capsule costano in media 45 centesimi l’una, ma solo perchè il gruppo punta sulla sua storica qualità e sulla grande rete di distribuzione e di clienti affezionati.

Il costo di un espresso è in genere sicuramente minore rispetto a quello di una cialda e di una capsula, e tutta via in rete è possibile trovare l’uovo di colombo: le cialde compatibili e le capsule fai da te. Buona navigazione.